La pirografia (dal greco pyr = fuoco e grafo = scrivo) è l’arte di incidere con una punta metallica incandescente (piromatita) un tracciato eseguito su legno, cuoio, sughero ecc.
Da una forma primitiva, attraverso i millenni si è passati ad un’arte, di cui si possono trovare esempi nella maggior parte delle culture.
Non si conosce con esattezza l’epoca in cui nacque la pirografia, ma sono stati ritrovati reperti provenienti dal Perù risalenti a prima del 700 a.C.
Tradizionalmente, la pirografia veniva usata per decorare oggetti di uso quotidiano, cucchiai di legno o corni, motivo per cui oggi esiste un numero così limitato di testimonianze.
La decorazione del legno con il fuoco cominciò ad essere considerata una forma d’arte, piuttosto che una forma artigianale popolare, nel Medio Evo europeo.
L’artista e incisore Albrecht Dϋrer ci ha lasciato alcune belle incisioni fatte con degli attizzatoi riscaldati a fuoco; anche i pittori Rembrandt e Picasso si cimentarono in quest’arte.
Per tutto il XVII e XVIII secolo, i pirografisti professionisti decorarono mobili pregiati.
Nel 1857 fu presentato il primo apparecchio a vapore idrocarburo molto rudimentale e pericoloso. Il fuoco per riscaldare la punta era generato da vapori di benzina soffiati su una fiamma con una peretta tenuta nella mano sinistra mentre con la destra si lavorava.
Nel XX secolo alla pirografia cominciò ad essere applicata l’elettricità. Solo negli anni 70 del Novecento questo strumento fu perfezionato per rendere l’utilizzo più confortevole, cosa che permise agli artisti di avere più controllo e precisione sui loro lavori.
La posizione della pirografia è unica: mentre da una parte è una delle forme artigianali più antiche, i recenti passi in avanti della tecnologia dimostrano che è ancora nel suo stadio iniziale. Il suo potenziale è stato rivoluzionato e i pirografisti solo ora stanno cominciando ad esplorarne potenzialità sconosciute.
Si può dunque affermare che la pirografia non è affatto un’arte minore, ma una vera e nobile arte, mescolando rigore tecnico, creatività e sentimenti.(1)
(1) C.G. Proietto – “L’arte della pirografia e della piroincisione” – Bastogi - 2007
D. Wright – “Introduzione della pirografia” – Il Castello - 2005